
Anna Bells: “Mio fratello è figlio unico”. Quante volte, spesso ironicamente, in disaccordo con colui o colei che è sangue del nostro sangue abbiamo desiderato essere figli unici? Alla base di questa nuova stagione di TVD, l’ultima, quella che porterà a conclusione un percorso cominciato otto anni fa, il tutto si riduce all’amore per un fratello o una sorella. O a quei sassolini nelle scarpe, in questo caso meglio dire nelle pinne, che anni di storia passata e leggende senza tempo hanno portato a volersi togliere. Quarta puntata e la voglia matta di creare un acquario personale dove rinchiudere sorelle cannibali e tate decisamente inquietanti. Niente da fare cara Sybil nemmeno la tua storia strappalacrime, tu succube di una sister non esattamente sana di mente mi farà provare simpatia per te, e come potrei? Ti rendi conto di quello che stai facendo? Oltre a farmi parlare con te (mica mi sei entrata in testa vero?) mi stai facendo detestare Damon. Ok Ok calma, niente scleri collettivi, non pensavo che sarebbe mai successo, ma è andata così. Conoscete tutti la mia passione per questo personaggio, da sempre il mio preferito (Enzo è un caso particolare lo sapete) dai tempi di quell’Hello Brother che mise a dura prova la mia sanità mentale, poi persa nel corso di questi otto anni. Si, sopportatemi. La nostalgia mi invaderà secondo per secondo in questa stagione, tanto da aver quasi e sottolineo quasi, essermi commossa per la morte di Tyler, personaggio che ho sempre considerato pressoché marginale, ma cosa potevo pretendere dal migliore amico di Matt Donovan? Mi sto dilungando, lo so. Ma è quasi un anno che non scrivo il commento a TVD quindi spero che mi concediate questo mio essere prolissa a tratti. Nel caso vi giustifico se deciderete di chiudere il commento e passare oltre. Torniamo a Sybil, che niente a che vedere con la dolce Ariel della sirenetta e che insieme ad altre serie TV sta lentamente sgretolando tutte le mie convinzioni sui personaggi della mia infanzia. Ci aveva già pensato abilmente Once Upon a Time con Peter Pan. Dicevamo, una stagione questa che in un certo modo mette al centro il rapporto tra fratelli, ne intensifica e sottolinea il significato, non mettendo in risalto il buono di questi estremi rapporti, ma sottolineando la parte negativa, l’amore in un certo senso malato, l’egoismo che va davanti al rispetto delle scelte di quel “figlio unico” che poi alla fine perdoniamo sempre o quasi, o sembra. Sybil è sicuramente un personaggio affascinante, dalle indubbie qualità. La detesto, ma guardandola da un punto di vista oggettivo, ha potenziale è interessante e la sua calma psicopatica, con quella rabbia e quell’odio espresso con una voce soave e un canto dolce è il punto focale della storia di questo personaggio, succube più che mai di sua sorella e anche dell’odio per se stessa ma comunque propensa in un certo senso a dare segni di cedimento, quando racconta a Stefan la storia dell’inferno. Siamo, come detto alla quarta puntata, bene. Se dovessi dare un voto provvisorio a questa stagione, scriverei un otto in pagella. Il mio pensiero fisso? Senza dubbio il ritorno di Elena. Sono convinta che senza di lei un finale del nostro show perderebbe tutto il suo significato. Svegliati bella addormentata, l’ultima pagina di questo diario tocca a te scriverla.

Ecco dove sei Katherine: E come non partire da questo. Diciamolo, al momento che la stagista marchiata dal diavolo è stata trascinata all’inferno, il nostro pensiero è volato direttamente a lei. La nostra adorata Petrova. Niente tristezze o dispiacere per colei che sembrava avere, in partenza, una storyline diversa ma che ci ha lasciato decisamente presto. Che state dicendo? Era interessata ad Alaric? Ah ok, scusatemi, adesso è tutto chiaro. Parlavamo di Katherine. La domanda adesso è una sola. Questo inferno comandato dal punitore delle anime cattive, dei mostri umani e non Arcadius o Cade decidete voi. E’ un mondo dove le anime sono vive e imprigionate in un continium di dolore, dove scontano i loro peccati? Immaginiamo tutti di si. Se l’altro lato era una specie di terra di mezzo dal quale poi si è scoperto di poter tornare, l’inferno di Cade sembra più un luogo di dolore e redenzione infinita. Proprio in questo posto abita la nostra Katherine, che diciamolo la vedo più propensa a ribaltare l’autorità di Cade e a prendere il comando che a portare catene pesanti al collo, bruciata dalle fiamme. Voi immaginate questo posto nel fuoco? Io si, sicuramente sarà tutto il contrario. Tutto questo per dire soltanto una cosa, o almeno presupporla. Katherine Pierce tornerà, la rivedremo. Sempre che Nina Dobrev sia già pronta a tornare sul set. Opinioni di Ian Somerhalder che non tengo nemmeno in considerazione. Si, Katherine aprici le porte di questo inferno, abbiamo veramente bisogno di te.

La strada di Damon e quei ricordi àncora che sta perdendo: Quando si parla di Damon sono molte le scene che tornano alla mente, che lo hanno caratterizzato come personaggio, come fratello, come amico, come uomo innamorato. Abbiamo conosciuto anche la sua parte debole, quella che cercava la via più facile per non soffrire, ma anche quella forte e determinata quando in ballo c’erano Stefan o Elena. Abbiamo conosciuto e amato la sua parte egoista, quel suo comportarsi da cattivo soltanto per divertimento, ma anche quella parte che lo vedeva comportarsi da cattivo solo per nascondere il forte dolore. Nelle prime puntate abbiamo pensato che soltanto Enzo combattesse, tenendo fuori Sybil dalla propria testa, in realtà abbiamo poi avuto la dimostrazione che anche Damon si aggrappava ai ricordi che aveva di Elena, con tutte le sue forze e nonostante avesse già spento i sentimenti. Questo Damon alterna momenti di lucidità a pazzia totale, dove si abbandona completamente a colei che lo comanda, ma non sta accettando troppo questa situazione? non sembra quasi che i suoi comportamenti siano una recita alla Damon, per salvare quel poco di umanità a lui rimasta? forse sto tentando di giustificarlo. Le sue ultime azioni hanno ampiamente dimostrato che di combattere proprio neanche ci pensa. Non riesco però comunque a pensare che con Elena da rivedere un giorno, lui abbia permesso a Sybil di modificare i suoi ricordi, le abbia permesso di prendere la sua testa. Ma parliamoci chiaro, ha sempre odiato le regole e prendere ordini, questo non è il Damon della prima stagione, che faceva del male di sua iniziativa, questo è un nuovo Damon. La mia mente sta partorendo idee su idee, e vorrei che le cose non fossero così palesi per poter esporre questi film mentali degni del #maiunagioia. Tyler era l’unico a sapere dove fosse Elena, Tyler poteva essere un pericolo per Elena se fosse caduto nella mani di Sybil, ma è anche vero che quest’ultima voleva privarlo di tutti i legami che ancora lo portavano ad avere un briciolo di umanità in quella testa che ripeto, spaccherei volentieri. Se tutto quello che sta facendo è vero e reale e non un piano partorito dalla sua mente, con effetti collaterali compresi, mi chiedo come possiamo sperare in un Delena, perché il Delena al momento non è mai stato così lontano. Nonostante sia terribilmente lontano sappiamo anche che solo e soltanto lei può essere in grado di riportarlo indietro. Certo, lo so, state pensando a Stefan, personalmente per quanto ami il loro rapporto, penso ancora che soltanto Elena possa riuscire a riaccendere le sue emozioni. La domanda è che Damon tornerà? dopo tutte le sue ultime azioni, riuscirà a gestire quello che è diventato? Io vorrei solo e soltanto vederlo combattere.

Papi Donovan: Si, lo so cosa state pensando. Non ne bastava uno? Chi di Donovan ferisce, di Donovan perisce. Ok pessima questa. Sono arrugginita perdonatemi. Il nostro caro Damon (quanto ti darei una botta in testa) sembra avere adesso un altro compito di vitale importanza per miss Ariel, quello di trovare vecchi artefatti dall’oscuro significato. Che questi oggetti magici e antichi siano indispensabili per la morte di Cade o semplicemente consentano di tornare mortali? Non vedo la nostra dolce sirena molto propensa a continuare a vivere condannata a nutrirsi di umani dall’animo perfido, forse mi sbaglio ma ho questa sensazione. Damon on the road finisce per ritrovarsi in un’officina, e dopo aver bruciato con estrema soddisfazione un uomo con troppi scheletri nell’armadio (soprattutto quello di sua moglie) ha fatto la conoscenza di un personaggio che sembrava essere soltanto l’ennesima vittima dal nome sconosciuto. Din, Din Din… sbagliato. Lui si chiama Peter Maxwell è pensate…. È quel simpatico ometto che invece di guardare la TV con sua moglie da bravo serie TV dipendete ha avuto la brillante idea di regalarci Matt Donovan. Damon, dove eravamo rimasti? Scherzi a parte. Damon ha da subito un incontro particolare con il padre di Matt, tra orologi pieni di verbena e un figlio che arriva proprio a un momento dalla morte del paparino. Damon finisce legato, si fa crollare addosso uno scaffale e tac, la palla di cristallo lo porta a vincere la caccia al tesoro, una delle tante immaginiamo. Io ho veramente una fissa per gli artefatti, gli oggetti che provengono dal passato, i gingilli magici insomma. Sono una loro grandissima fan.

La morte di Tyler: Se la terza puntata ci aveva lasciato qualche dubbio sulla morte o meno del nostro licantropo, bè a quanto pare la scoperta di Matt Donovan non ha lasciato spazio ad altre congetture. Anche se poi, lo sappiamo in TVD niente è come sembra. Questa sua morte mi appare ancora un pò incredibile, ma anche spettacolare in un certo senso, perché va a sottolineare l’attuale strada intrapresa da Damon e a quanto dovrà pagare quelle azioni, forse più di quanto sarebbe costretto a pagare all’inferno. La morte di Tyler è avvenuta così in fretta, che metabolizzare sembra alquanto improbabile al momento. La velocità con cui è avvenuta però fa capire con precisione anche l’andamento preso dalla serie e la consapevolezza che possiamo aspettarci di tutto. Certo, avremmo la possibilità di rivedere dei personaggi che abbiamo conosciuto in queste otto stagioni, ma a che prezzo e come? al momento sembra tutto destinato a finire sotto i canini di Damon Salvatore.

Stefan, “Io sono entrambi”: Nel corso delle stagioni il mio rapporto con questo personaggio è stato di amore e odio. Quest’ottava s’inserisce senza dubbio nella categoria “amore”. In questa puntata vediamo come Stefan sia disposto a tutto per salvare suo fratello, pronto anche ad andare all’inferno se questo si rivelasse necessario. Un legame quello di Stefan verso Damon che evidenzia due punti. 1) il bene profondo per suo fratello. 2) La sua non capacità di immaginare una vita senza Damon. Il punto due è forse quello più importante per quanto riguarda questa ottava stagione, ed è la stessa Sybil a rendere il problema reale. Quanto l’amore per un fratello, un amore ossessivo poi va a lenire le sue libertà e le sue decisioni? Sua sorella Seline ha fatto la stessa cosa che Stefan ha fatto con Damon quando ha deciso di trasformalo. Soltanto che invece di sangue umano ha ricevuto in offerta carne umana. La provocazione della sirenetta apre le porte a questo rapporto così complicato e affascinate più di quanto possiamo immaginare e mette nuovamente al centro questi due, facendoci dimenticare per un secondo un’Elena che ci manca sempre di più, almeno alla sottoscritta.
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