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Gaia Beduschi: “Vi spiego perchè una CON è sorprendente anche senza Ian”

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Anna Bells: Qualche giorno fa ho inviato alcune domande a Gaia Beduschi  (della Fantasy Events) in vista dell’intervista programmata per il nostro sito (intervista che trovate QUA). Tra le domande c’era questa:

Alcune persone affermano che una Con senza Ian non è la stessa cosa, cosa ti senti di rispondere?

“Ho deciso di fare questa domanda a Gaia un pò per curiosità personale e un pò perché l’argomento “IAN NON VIENE, IAN VIENE”, ha tenuto banco. costantemente. in questi 12 mesi di pre-convention.  L’argomento era importante e riassumere tutto in poche parole avrebbe sminuito il senso della risposta e così, su idea di Gaia, ecco uno spazio speciale, dedicato esclusivamente alla mia domanda numero tredici.

Confesso di essermi emozionata veramente leggendo la risposta di Gaia e la sua opinione in proposito, quindi non posso che augurare a tutte voi BUONA LETTURA. Ma anche, e sopratutto dopo questa risposta, BUONA LOVE&BLOOD 2.0 a tutte le fortunate che vivranno questa esperienza per la prima o seconda volta.

Quando ho deciso di partecipare alla prima convention di The Vampire Diaries, 3 anni fa a Nimes, l’ho fatto solo per Ian. Ero estasiata dai suoi occhi. L’evento si sarebbe tenuto il weekend del mio compleanno, così ho deciso di chiedere ai miei genitori di regalarmi il pass. Averlo davanti è stata una sensazione indescrivibile, che adesso altre 1200 italiane circa possono perfettamente capire. Ian è esattamente quello che le fan vogliono.

Disponibilità, educazione, ti regala sguardi che forse nessun altro è in grado di fare. Ian e Damon sono molto simili negli atteggiamenti, quindi mi sono trovata di fronte al personaggio che mi ha fatto innamorare dello show.
Una volta incontrato, mi sono resa conto forse di averlo mitizzato un po’ troppo. Non voglio cercare di sminuirlo, lui è strepitoso con le fan, ma forse mi sono resa conto che okay, l’avevo visto, ma nel frattempo avevo avuto modo anche di allargare un po’ lo sguardo scoprendo Malese, che adoro, Michael Trevino, Candice e Nina..

L’anno successivo, sono andata a Barcellona per incontrare Joseph. Sfortunatamente ha cancellato una decina di giorni prima dell’evento, ma ormai la partenza era imminente e non potevo aver speso dei soldi inutilmente, così sono partita comunque. La delusione era tanta, ma ho ripensato a come mi ero sentita l’anno precedente, e alla grande sorpresa che ho avuto con Malese soprattutto, e mi sono detta che avrei avuto modo comunque di vedere Paul e Matt per la prima volta. Con questo spirito, mi sono goduta la convention. Quando ho visto Paul dal vivo, mi sono TOTALMENTE dimenticata di chi fosse Joseph. Lo ammiro tutt’ora, ci mancherebbe, ma avere l’occasione di non essere “oscurata” dall’attore che più desideravo vedere, dando agli altri una possibilità, è stato davvero importante. Probabilmente, se ci fosse stato Joseph, non avrei concesso agli altri l’attenzione necessaria a colpirmi.

Ovviamente, il succo del discorso non è incentrato su Ian, Paul o Joseph, ma spero che il mio messaggio sia arrivato.
La maggior parte della partecipanti si è disperata all’idea che Ian non venisse, e io lo comprendo soprattutto per chi non era presente a Perugia. Ripeto ancora che Ian è l’ospite perfetto per le convention, perché si dedica anima e corpo alle sue fan. Per mia ammissione, ho scelto la prima convention di TVD per lui, quindi capisco assolutamente la delusione di chi partecipa per la prima volta quest’anno, e anche un po’ di chi è già alla seconda esperienza..ma vorrei ricordare che la maggior parte di voi ha iniziato a guardare lo show a prescindere da Ian.

Provate a pensare alle emozioni che vi ha regalato in 5 anni, indipendentemente da Damon. Provate a pensare al fatto che, dopo Roma, potrete dire di aver incontrato metà del cast principale, e potrete decidere se amare Ian ancora di più perché gli altri non vi hanno lasciato niente, o se apprezzare di più un altro attore all’infuori del suo personaggio. Quest’esperienza potrebbe convincervi a stimare il vostro Smolder ancora di più, o a rendervi conto che c’è anche altro. I paragoni servono anche a questo.

Andiamo, quante di voi prima di incontrare Nate amavano Kol? Forse 10. Eppure ora, il suo ritorno ha emozionato tutte.
Spesse volte si tende a confondere l’attore con il personaggio, per cui, nel caso di Steven, siamo propensi a credere che, come Jeremy, lui sia il bambolotto innocente ed innocuo, che spesso fa anche dei gran casini. Steven è…esattamente l’opposto di lui.

E quello che la maggior parte della gente si dimentica, soprattutto, è che gli attori “minori” hanno anche più possibilità di fermarsi a fare due chiacchiere in più, avendo meno l’attenzione addosso.

Non vi sto chiedendo di amare meno il vostro idolo, vi sto chiedendo di dare una piccola possibilità agli altri..perché partendo con pregiudizi od occhi parati fin dall’inizio, potreste perdervi la possibilità di conoscere e scoprire dei nuovi attori, delle belle persone, e di portarvi comunque a casa un ricordo meraviglioso”.

 

- Articolo a cura di Anna Bells 


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