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Anna Bells: Sentir cantare Michael Malarkey è di per se “devastante”. Ha un timbro molto coinvolgente, una voce che ti entra sotto pelle. Poco importa se il genere che esegue con la sua chitarra, il folk, possa piacere o meno. Michael ha la capacità di coinvolgerti e trasportati in giro con lui, sulle note delle sue canzoni.
Ho avuto la fortuna di assistere al suo ultimo concerto al Londra, sul palco dell’ Wilton’s Music Hall (@WiltonMusicHall), un suggestivo pub londinese vecchio stile, perfetto per l’atmosfera. Lui si è presentato con semplicità (inizialmente per il M&G). Si è avvicinato al nostro gruppo d’italiane e ha scherzato amichevolmente con noi. La cosa speciale di MK è proprio questo suo modo completamente spontaneo d’interagire con le fans, come amici di vecchia data.
Quando è salito sul palco poi, come succede spesso agli artisti, è cambiato radicalmente. Michael sul palco è un vero portento, ha un carisma unico, non riesci anche volendo a distogliere lo sguardo. Ha talento e con la musica gioca in modo naturale, per lui è solo una grande passione, si comporta come se fosse un perfetto sconosciuto alle prime armi con la chitarra (nonostante suoni da tempo), ma capisci che non è così dal modo in cui si muove.
(uno dei video che ho girato al concerto):
Al termine del concerto MK si è fermato per firmare vinili, foto, T-Shirt, interagendo nuovamente con le fans e dedicando loro attenzione e passione. Il concerto londinese è stata una sorta di presentazione del suo album “Feed The Flames”, che ha visto anche e il lancio dell’oggettistica ufficiale ad esso collegata.
Michael si esibirà nuovamente ad Atlanta il prossimo 18 gennaio presso l’Eddie’s Attic (@eddiesattic) prima di tornare a vestire ufficialmente i panni del nostro ENZO.
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- Articolo a cura di Anna Bells